Salute e alimentazione

Perché è importante vaccinarsi?

vaccini

Negli ultimi anni, il dibattito sulle vaccinazioni è entrato, prepotentemente, nel dibattito pubblico nazionale, talvolta a causa della scarsa informazione fornita da note trasmissioni televisive del Belpaese. Dal punto di vista scientifico, però, la risposta è stata quasi univoca: vaccinarsi è di fondamentale importanza.

I vaccini, infatti, hanno rappresentato  una delle più importanti scoperte scientifiche nella storia della medicina, contribuendo in modo fondamentale all’aumento dell’aspettative di vita delle persone, quasi triplicata nell’angusto spazio, a livello medico e scientifico, di un secolo.

Quanto sia importante vaccinarsi, è stato dimostrato in settori medici di fondamentale importanza, come virologia, batteriologia e immunologia. Negli ultimi anni, oltretutto, è aumentata esponenzialmente la disponibilità di vaccini contro le malattie infettive, oltre alla nascita di alcuni contro patologie tumorali, ipertensione, malattie degenerative del sistema nervoso e contro le dipendenze.

Per tutti questi motivi, i vaccini hanno un’importanza, per la salute dell’uomo, identica alla possibilità di usufruire dell’acqua potabile, come hanno testimoniato diversi studi medici in tal senso. Qualsiasi vaccino, oltretutto, viene diffuso capillarmente solo dopo un’attenta analisi scientifica e una sperimentazione su larga scala, che abbia dimostrato il suo reale effetto benefico in termini di risultati epidemiologici e clinici.

Il principio di azione dei vaccini è rappresentato dall’immunizzazione attiva contro le infezioni, ottenuta mediante l’esposizione ad una piccolissima quantità di agenti infettivi inattivati (virus o batteri, uccisi o attenuati o più spesso parti di essi) che mimando l’infezione naturale senza provocare malattia attivano tutti i meccanismi di riconoscimento e difesa da parte del sistema immunitario, che sarà pertanto in grado di eliminare l’agente patogeno nel momento in cui il soggetto immune dovesse essere esposto al contagio.

Coloro che oggi sostengono come le medicina omeopatica possa sostituire i vaccini, non sanno che gli stessi sono, a tutti gli effetti, la procedura omeopatica per eccellenza. A dichiaralo, forse inconsapevolmente, fu, nel lontano ‘700, il fondatore dell’omeopatia, Samuel Hahnemann: le malattie si guariscono con i loro simili, cioè con medicamenti che producono nel soggetto sano i sintomi caratteristici del morbo da combattere. Una definizione che fa assumere ai vaccini il ruolo di medicina omeopatica preventiva.