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I migliori consigli per superare le selezioni ai concorsi pubblici

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A tutt’oggi, indossare la divisa delle forze armate rappresenta il coronamento di un sogno per moltissimi giovani e non solo. Ovviamente, superare i concorsi pubblici non è sempre facile e, per questo, non tutti riescono a seguire il proprio percorso nell’Arma al primo tentativo. Ciò nonostante, è stato provato a più riprese dalla miriade di esempi positivi presenti che, una buona tattica organizzativa semplifichi molti passaggi quando ci si prepara per un concorso forze armate.

Questa guida è dedicata proprio a tutti coloro che intendono provare col prossimo bando a riservarsi un posto nelle forze armate in cui hanno sempre voluto prestare servizio. Nelle prossime righe vi proporremo alcuni consigli utili, basati sull’esperienza, per aumentare le possibilità di superare un concorso pubblico.

Pianificare il da farsi

Quando si vuole tentare un concorso nelle forze armate, bisogna partire col piede giusto. La pianificazione può rivelarsi una strategia vincente. Bisogna sapere quando vengono pubblicati i bandi per i vari concorsi. Sebbene, spesso, siano aperiodici, con i bandi che escono solo quando c’è bisogno di nuovo personale, esistono alcune costanti a cui ci si può appigliare.

Iniziare da giovani

Se è vero che la speranza è l’ultima a morire, è anche vero che tentare di entrare nell’Arma da giovani possa agevolarvi nelle fasi di selezioni. Oltre ai titoli di studio, le Accademie richiedono un’età compresa tra i 17 e i 22 anni. Le scuole o i concorsi VFP1 hanno un limite d’età, spesso molto ristretto.

Prepararsi alle prove

Le prove che costituiscono le fasi di selezione dei concorsi pubblici non sono assolutamente da sottovalutare. In media, i candidati sono sottoposti a quattro o cinque prove, tra scritti, orali, test psico-attitudinali e prove fisiche. È impossibile sottrarvisi e, per questa ragione, si consiglia di giocare d’anticipo, cominciando a prepararsi per ognuna di queste prove almeno sei mesi prima dell’apertura del bando. Anche per i concorsi aperiodici, è opportuno iniziare a studiare con un largo anticipo rispetto alla tabella di marcia vera e propria.

Come comportarsi ai test di cultura generale

Per le prove di cultura generale, è assolutamente sconsigliato imparare a memoria le soluzioni dei test degli anni scorsi. Esercitarsi e fare uno studio teorico si rivelerà, infatti, molto più efficace ai fini pratici. A questo proposito, infatti, suggeriamo di non bloccarsi di fronte alle domande di cui non si conosce la risposta e di passare avanti per poi, eventualmente, ritornarci in un secondo momento.

È assolutamente necessario, poi, non farsi prendere dall’ansia durante le prove orali, quando ci si confronta direttamente con i selezionatori. Mostrare una tensione prolungata, infatti, influirà negativamente sull’esito della prova, mettendo a repentaglio ogni sforzo fatto fino ad essa.

Affrontare i test psicoattitudinali

Per molti, sono le prove più temute, non avendo alcuna richiesta in termini di preparazione. Durante questi test, tutto può accadere. Vengono organizzati affinché lo psicologo capisca se il candidato presenta le caratteristiche attitudinali richieste per entrare nell’Arma. Nel corso di una giornata, i candidati sono sottoposti a circa sette test, durante i quali vengono costantemente monitorati e messi sotto pressione. In ogni caso, è fondamentale sapere, prima di recarsi alle fasi di selezione per il concorso, che si viene testati dal primo momento. Gli esaminatori, infatti, annotano tutto dal primo giorno al fine di stipulare un profilo dettagliato di ogni individuo, facendo, poi, le dovute selezioni.

Dritte utili sulle prove fisiche

Per le prove fisiche, invece, occorre prepararsi adeguatamente e non prenderle sottogamba. È importante arrivare in buona forma fisica al fine di eseguire correttamente le tecniche richieste, senza incorrere in distorsioni o problemi muscolari causati da una performance errata.